Briciole di storia alvernina (9). Arrigo VII e il Beato Giovanni (1310-1322)

Il luogo in cui dimorava il Beato Giovanni. Foto di A. Ferrini. Fonte immagine: https://www.ilbelcasentino.it/itinerario-verna-penna-seq.php?idimg=3324

Nel secondo decennio del Trecento si incrociano, alla Verna, le vite di due personaggi celebri, l’uno per autorità, l’altro per santità: Arrigo VII e il Beato Giovanni. O almeno, questo è quanto riferiscono gli storici antichi, e quanto si può ipotizzare.

5 settembre 1310: consacrazione della chiesa delle Stigmate

La cappella delle Stimmate viene consacrata dal vescovo di Ravenna Rinaldo assistito dal vescovo di Arezzo Aldobrandino (Documento ufficiale della consacrazione: Ms A n. 14; Mariano p. 85; Miglio p. 102).

15 settembre 1312: Arrigo VII e la Verna

L’imperatore Arrigo VII di dantesca memoria, sceso in Italia per cercare di restaurare i diritti imperiali, prende la Verna sotto la sua protezione.

Lo dichiara in una sua lettera del 15 settembre 1312, indirizzata in particolare ai nobili uomini della città e del distretto di Arezzo e ai Conti del Casentino, cui chiede di difendere le persone del Guardiano e dei religiosi della Verna e le loro cose, e di non permettere che subiscano molestie o ingiurie da alcuno.

Questa lettera viene scritta il giorno stesso in cui Arrigo VII avrebbe ottenuto la capitolazione di Montevarchi.

Per non appesantire la narrazione, pubblico il testo separatamente, QUI.

Arrigo VII visitò veramente la Verna?

La capitolazione di Montevarchi. Pubblico dominio, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=59392485

Secondo gli storici francescani, Arrigo VII visitò la Verna mentre sostava ad Arezzo dal 7 al 12 settembre 1312. Lo riporta F. Mariano da  Firenze nel «Compendium  Chronicarum Ord.  FF.  Min.» all’anno 1312: 

«Henricus  VII,  imperator, anno 1312, per  agrum  Aretinum  transiens  contra  Florentinos, ex devotione Beati Francisci sacrum visitavit  Montem Alverne et a sancto frate Johanne informari  voluit, quem cum attentione  et  devotione  maxima  audivit.  Ipsumque sacrum  Montem  et  Fratres sub sua protectione  suscipiens,  per  suas  litteras dominis  illius  regionis  efficacissime  commendavit». 

«Enrico VII imperatore, nell’anno 1312, passando per il territorio dell’Aretino contro i Fiorentini, visitò il sacro Monte della Verna per devozione del beato Francesco, e volle essere informato dal santo frate Giovanni, ascoltandolo con la massima attenzione e devozione. E prendendo sotto la sua protezione il santo Monte e i Frati, lo raccomandò con grande efficacia ai signori di quella regione con una sua lettera».

Wadding  riferisce lo  stesso  fatto,  e  così  altri  autori.

Dalla «Vita del Beato Giovanni»

Queste notizie vengono messe per scritto dagli storici almeno due secoli dopo i fatti. Tuttavia, una testimonianza coeva è  quella  della  Vita  del  Beato  Giovanni della  Verna  (1259-1322), scritta  molto  probabilmente  alla  Verna  da  un suo  anonimo  confratello: 

«Imperatorem etiam  cum  suis  baronibus  qui  astabant,  cum  admirabili  efficacia  verbi  eum vidimus  informantem  de  regno   celesti  et  de  magna  fidelitate,  quam  habere debebat  ad  imperium  summi  Dei» .

«Lo vedemmo anche informare l’imperatore con i suoi baroni che erano presenti, con mirabile efficacia di parola, del regno celeste e della grande fedeltà che doveva avere all’autorità dell’altissimo Dio»

(Archivio S. Stimmate, f. 4p.; Vita  del Beato Giovanni della Verna, Assisi 1881, p. 80; cfr. Mariano, p. 139 s.; Pulinari p. 160 n. 23; P. LIVARIO OLIGER, Il Diploma di Enrico VII per la Verna, «La Verna» XI [1913] p. 264-269).

10 agosto 1322

Muore alla Verna il B. Giovanni Elisei detto della Verna perché nel romitorio francescano trascorse oltre 30 anni, fra aspre penitenze e altissime contemplazioni (Cronica XXIV Generalium Ordinis Minorum (1369-74), Anal. Franc. III, p. 439- 447; Mariano p. 89-95).

30 settembre 1322

Guido Tarlati vescovo di Arezzo concede 40 giorni di indulgenza a tutti coloro che presteranno la propria opera per dar compimento ad una costruzione alla Verna che i frati Minori con le loro sole forze non sono in grado di eseguire (Ms A n. 8). Non pare che al momento questo progetto si sia concretizzato.

Fonti di questo frammento di storia alvernina:

Vita  del Beato Giovanni della Verna, Assisi 1881

Cronica XXIV Generalium Ordinis Minorum (1369-74), Analecta Franciscana III, Collegio S. Bonaventura Ad Claras Aquas prope Florentiam, 1897, 1-712

F. MARIANO DA FIRENZE, Dialogo del Sacro Monte (1522) a cura di Ciro Cannarozzi, Pacinotti, Pistoia 1930

Id., Compendium Chronicarum Fratrum Minorum (1523), AFH I-IV (1908-1911)

P. AUGUSTINO DI MIGLIO, Nuovo Dialogo delle Devozioni del Sacro Monte della Verna, Stampa Ducale, Fiorenza 1568

P. DIONISIO PULINARI, Cronache dei Frati Minori della Provincia di Toscana (1580 circa) a cura di P. S. Mencherini, Cooperativa Tipografica Arezzo 1913

P. LUCA WADDING, Annales Minorum I- VIII, Lugduni 1625-1654, ed. in 16 volumi da Quaracchi, FI 1931-1933

P. LIVARIO OLIGER, Il B. Giovanni della Verna (1259-1322), «La Verna» XI (1913) p. 123 ss.

Id, Il Diploma di Enrico VII per la Verna, “La Verna” XI (1913) p. 264-269