Briciole di storia alvernina (39). Il Corale di F. Antonio da Poppi (1497)

Antiphonarium Feriale et Festivum. Corale quattrocentesco, Museo della Verna. Foto di A. Ferrini. Fonte immagine: https://www.ilbelcasentino.it/museo-verna-seq.php?idimg=2768. Non è il Corale di cui si parla qui, ma potrebbe essere simile…

Non è mai stato documentato che alla Verna sia esistito uno Scriptorium, cioè una sala apposita adibita all’attività di copiatura dei libri da parte di amanuensi, caratteristica dei monasteri benedettini. I libri che i frati della Verna avevano disponibili venivano prodotti altrove. In un caso almeno però abbiamo la documentazione che un Corale (libro per la Liturgia delle Ore) sia stato realizzato in loco, dal guardiano Antonio da Poppi (1497).

1 novembre 1497: Il Corale di F. Antonio da Poppi

Antiphonarium Feriale et Festivum, manoscritto F, Adorazione dei Magi. Foto di A. Ferrini. Fonte immagine: https://www.ilbelcasentino.it/museo-verna-seq.php?idcat=&pag=7&idimg=2767

«Item de’ auere adi primo di novembre fiorini sei d’oro in oro dette per noi a Giouambatista di Lorenço da Poppi che io tolgo da llui per scriuere uno libro da cantare, che io frate Antonio da Poppi uoglo fare di mia mano per questo sancto luogo» (Ms. C f. 47r).

Infatti di F. Antonio da Poppi, ventunesimo guardiano della Verna sotto l’Osservanza, il Mariano dice:

«fu questo frate Antonio optimo cantore et bono scriptore, et molto factivo in tucte le cose, et fu molto utile in decto sacro monte» (p. 115 s.).

E il Miglio:

«fu buono cantore, et ottimo scrittore, come dimostra el libro che si adopera in coro a cantare per la natività del Signore, et per i dì santi et le feste di pasqua, che lui scrisse in quattro versi per facciata» (p. 255 s.).

Sarebbe interessante, tra i vari Corali custoditi alla Verna, individuare il Corale realizzato da F. Antonio da Poppi: sarebbe l’unico di cui si conosce il nome dell’amanuense. Potrebbe essere quello in foto?

Probabilmente no, visto che in calce alla foto leggo:

«Lettera F, “Antiphonarium Feriale et Festivum”. È forse quello più pregiato dal punto di vista decorativo. Le pagine di questo manoscritto di fine Quattrocento sono cm 61×44, la rilegatura è in legno rifinita in cuoio con borchie e cantonali di ottone. Questo antifonario appartiene alla scuola miniatoria fiorentina, l’autore è ignoto, ma appartenente alla cerchia del Ghirlandaio. Nel grande O è raffigurata l’Adorazione dei Pastori».

Se è così pregiato da appartenere alla scuola miniatoria fiorentina, della cerchia del Ghirlandaio, reputo difficile che sia da ascrivere all’opera di un frate… ma sarebbe interessante verificarlo.