Anticipi di estate: è naturale che ci si godano da queste parti, sulla costa tirrenica. Scendendo al mare da casa, in questi giorni, si avverte già un caldo estivo che invita a pregustare il futuro splendore di luglio e di agosto.
Nella foto, sulla sinistra si vede l’isolotto di Cerboli, sulla destra l’isola d’Elba. Il tronco, accuratamente ripulito e levigato dal mare, e portato dalle onde, servirà ottimamente ai giochi dei bambini.
Il cormorano, abilissimo sub, è uno spettacolo da vedere. Non essendo però dotato di penne e piume impermeabili, dopo la pesca deve asciugarsi al sole per molto tempo.
I bacicci (noti in italiano col nome politicamente scorretto di Fichi degli Ottentotti) rifulgono nel loro rapido colore viola che si esaurirà nel giro di un paio di settimane. Rimarrà il verde turgido e strisciante delle loro foglie succulente, sempre a fare contrasto con l’ambiente arido e sterile che prediligono. Come a dire: c’è sempre vita!
La fioritura delle agavi, in pieno rigoglio, svetta già verso il cielo luminoso. L’agave, originaria del Messico, è ormai di casa sulle coste del Mare Nostrum. La sua longevità che la farebbe arrivare a 100 anni è solo leggendaria, tuttavia l’agave è una pianta che vive abbastanza a lungo, fiorisce fra i 10 e i 50 anni (quello che si vede nella foto è il suo “fiorellino”, alto dai due metri in su), dopo di che, avendo esaurito la propria fecondità, la pianta secca. Una parabola di vita che fa pensare, anche se naturalmente l’agave non lo sa; vivere per allietare il mondo con la propria bellezza e per produrre un fiore. Tanto le basta per avere un senso alla propria esistenza…
E il rumore del mare? In questi anticipi di estate, questo suono che sa di terre lontane ma al tempo stesso per noi nati sul mare è casalingo, familiare come il latte materno, ci dà appuntamento… a presto!