
Luca ama molto i parallelismi, quindi imposta il suo Vangelo dell’Infanzia come un dittico dedicato da una parte al Battista, dall’altra a Gesù. Vi saranno quindi due annunciazioni, due nascite, due circoncisioni, due crescite…
Annunciazione a Zaccaria (Lc 1,5-23)
La prima annunciazione viene fatta a Zaccaria sposo di Elisabetta, una coppia giusta e integra secondo i dettami della Legge che però porta in sé il dolore e l’amarezza di non avere figli. Ma Elisabetta significa “Il Signore ha giurato”, e Zaccaria “Il Signore ha ricordato”: Dio mai si dimentica di noi, mai dimentica qualcuno, e il suo ricordo diviene sempre un atto di misericordia.
Zaccaria è sacerdote e sta celebrando un rito nel tempio. La misericordia di Dio si china su di lui nel momento più caratterizzante della sua vita sacerdotale, l’offerta dell’incenso sull’altare dei profumi. Questo gesto spettava ad ogni sacerdote una sola volta nella vita. Nel racconto biblico di vocazione o di annunciazione Dio entra nella vita dell’uomo, nella sua ordinari età. In questo caso entra in una scena di culto, che è il vissuto di Zaccaria. L’incenso veniva offerto al mattino e all’ora nona da un sacerdote estratto a sorte fra i 18.000 che componevano la casta.
È quindi nella concretezza della sua esistenza di sacerdote che la misericordia di Dio, nella persona dell’angelo – messaggero, si offre a lui. Ma Zaccaria lui, veramente, non coglie il momento dell’incontro. Dubita, e ci vorrà un segno forte, il mutismo in cui sarà fatto piombare improvvisamente, per farlo ricredere. Dio non manca mai alla sua parola anche quando l’uomo non è capace di ascoltarla, di accettarla e di annunciarla. Il bambino nascerà, sarà circonciso e gli sarà posto un nome che non era previsto nella sua famiglia ma che il padre riconoscerà a cenni e per scritto. Non a caso il nome è Giovanni, Jochanan: veramente, come è il significato del nome, “Il Signore ha fatto grazia”.
Grazia, benevolenza, misericordia sono il filo conduttore di tutto il racconto dell’infanzia e di tutto Luca. E non a caso il cuore tematico del racconto è rappresentato dall’episodio dell’annunciazione a Maria, cioè dell’Incarnazione del Figlio, atto supremo di Misericordia, con l’episodio della Natività di Gesù salvatore dei poveri.