
Il Codice dell’alleanza (Esodo 20-23), incastonato nel racconto di stipulazione dell’alleanza al Sinai (Esodo 19-24), si conclude con un gruppo di leggi sulle feste. Che però non hanno solo valore rituale.
Anno sabbatico e sabato: il testo
Esodo 23 10Per sei anni seminerai la tua terra e ne raccoglierai il prodotto, 11ma nel settimo anno non la sfrutterai e la lascerai incolta: ne mangeranno gli indigenti del tuo popolo e ciò che lasceranno sarà divorato dalle bestie della campagna. Così farai per la tua vigna e per il tuo oliveto.
12Per sei giorni farai i tuoi lavori, ma nel settimo giorno farai riposo, perché possano goder quiete il tuo bue e il tuo asino e possano respirare i figli della tua schiava e il forestiero.
13Farete attenzione a quanto vi ho detto: non pronunciate il nome di altri dei; non si senta sulla tua bocca!
Anno sabbatico e sabato: il significato relazionale
C’è un sabato per il popolo e per la terra, con cadenza settimanale, e c’è un sabato settennale per la terra e per l’uomo. Il Sabato settimanale è la grande festa che dà respiro e valore ai sei giorni lavorativi: la catena di montaggio aliena l’uomo, il settimo giorno gli ricorda chi è, fatto a immagine di Dio. È giorno di riposo anche per le bestie e per gli schiavi e per i forstieri. Mette, quindi, in relazione l’uomo con Dio, gli restituisce la sua dignità e restituisce dignità alla natura che non deve essere, in quel giorno, sfruttata.
Ma l’Anno sabbatico ha un significato aggiunto: perché la terra, non lavorata, produce ugualmente frutti spontanei, ma questi non appartengono al proprietario: devono essere lasciati ai poveri e agli animali del paese.
Vi è dunque un motivo ecologico alla base di questa norma (permettere al terreno di arricchirsi di humus), ma anche un motivo umanitario: donare a chi ha bisogno…
Feste d’Israele
Esodo 23 14Tre volte all’anno farai festa in mio onore: 15Osserverai la festa degli azzimi: mangerai azzimi durante sette giorni, come ti ho ordinato, nella ricorrenza del mese di Abib, perché in esso sei uscito dall’Egitto. Non si dovrà comparire davanti a me a mani vuote. 16Osserverai la festa della mietitura, delle primizie dei tuoi lavori, di ciò che semini nel campo; la festa del raccolto, al termine dell’anno, quando raccoglierai il frutto dei tuoi lavori nei campi.
Sono le tre grandi feste di Pasqua, Pentecoste e Capanne: inizialmente feste stagionali, agricole, vengono risignificate da Israele che le storicizza, facendone il memoriale (nel senso forte biblico di attualizzazione) di eventi: la liberazione dalla schiavitù, l’alleanza, il cammino nel deserto verso la terra promessa.