
Emergenza alluvione: un appello della Comunità Papa Giovanni XXIII.
L’alluvione in Emilia Romagna ha colpito duramente case famiglia, famiglie affidatarie, realtà di accoglienza, comunità terapeutiche, centri occupazionali della Comunità Papa Giovanni XXIII e delle sue Cooperative sociali tra Bologna e Rimini, soprattutto nelle province di Forlì – Cesena e Ravenna.

Alcune case sono state completamente allagate, altre hanno subito pesanti danni, altre ancora sono state evacuate perché in zone a rischio frane o rimaste isolate a causa di smottamenti. Un video, girato a Bologna dove in confronto non è accaduto nulla di grave, QUI.
Case, elettrodomestici, mobili, pulmini per disabili e autovetture sono andati distrutti.

Le persone della Comunità, che svolgono un servizio indispensabile a favore dei più fragili, stanno lasciando le loro case senza sapere quando potranno tornarci e senza sapere dove dare accoglienza alle persone che vivono con loro.
Alluvione: un appello

Per venire incontro a queste gravissime difficoltà è stata avviata una raccolta fondi di emergenza a sostegno dei nostri fratelli colpiti dall’alluvione. Nell’immagine seguente trovate le modalità per far arrivare donazioni e sostegno.

Ora più che mai queste persone, che dedicano la loro vita all’aiuto degli altri, hanno davvero bisogno dell’aiuto di tutti. Ci viene chiesto di condividere il messaggio e di farlo girare il più possibile.
Un video QUI.
La Comunità Papa Giovanni XXIII
La Comunità Papa Giovanni XXIII nasce nel 1968. Nel 1973 si apre la prima casa famiglia in provincia di Rimini per poi estendersi a molte città e regioni italiane. Nell’agosto del 1985 il primo gruppo di missionari apre una casa famiglia in Zambia, la prima all’estero. Attualmente è diffusa in tutto il mondo con più di 60 case famiglia, anche se svolge la maggior parte delle sue attività in Italia. Il fondatore è un innamorato di Cristo e dei poveri, don Oreste Benzi (1925-2007). Di se stesso disse:
«Quando mi dicono che io sono il fondatore della Comunità Papa Giovanni XXIII, io rispondo che ho paura di essere l’affondatore. I veri fondatori sono i poveri il cui grido verso il Signore ha destato in tanti giovani ed anche in tanti sacerdoti questo carisma. Io sono il primo ad essere stato chiamato, ma quelli che vengono dopo sono tanto migliori di me».
Il sito della Comunità QUI.