
L’aumento delle visite e delle permanenze di frati alla Verna consiglia un allungamento del Refettorio di 9 metri, e la costruzione, sopra di esso, di altre sei celle, portando il complesso del Dormitorio a 81 stanze, delle quali 9 inabitabili perché mancanti di finestra.
1716: Lavori vari
Nella chiesina degli Angeli, a dividere la parte riservata ai frati dalla parte frequentata dai fedeli, viene collocata una balaustrata di colonnini in pietra e una cancellata di ferro, con la spesa di 50 scudi.
Si pone nel corridoio delle Stimmate una Via Crucis proveniente da Siena, “decorata con cartelle”, con la spesa di circa 10 scudi.
Al primo piano del convento viene edificato il quartiere del Procuratore (MdC p. 16; Memoriale Cose più Notabili p. 78).
7 agosto 1716: Cambio di patronato
La Cappella della Natività nella Chiesa Maggiore passa dal patronato dei Sig.ri Brizi di Pieve S. Stefano a quello del Sig. Ugolino Marcucci di Chiusi, con l‟autorizzazione a “congere la medesima con balaustri di marmo, con questa conditione però, che cominciando ad adornarla debbano ancora compierla, e tutto meliori modo” (Lib. Prov. V f. 11 r).
1716-17: Incremento del Lanificio
Si fabbricano al secondo piano alcune stanze per la tessitura dei panni (MdC p. 15-16).
1717 : Allungamento del Refettorio
Il Guardiano P. Francesco da Stia chiede ed ottiene, dal Definitorio Provinciale, l’autorizzazione ad allungare il refettorio per lo spazio di almeno due mense, a causa del gran numero di religiosi che giornalmente vengono a visitare il santuario. Si procede ad allungare il Refettorio di 16 braccia (9 metri), ed a costruirvi sopra altre sei camere (Filza IV n. 46; MdC p. 17 s.; cfr. CD p. 232 s. n. 174).
Il Refettorio viene così a misurare metri 39 di lunghezza X 8 di larghezza: una costruzione imponente come una chiesa.

Vengono dipinte per ornare il Refettorio 17 grandi tele raffiguranti Santi francescani e religiosi la cui memoria resta legata alla Verna (MdC p. 17; Memoriale delle cose più notabili p. 68; 79; 81). Anche se il valore artistico è scarso, qui vediamo raffigurata, con un certo tratto ironico, una predica del guardiano P. Giovanni da Stia.