
600° giorno di guerra. In sordina rispetto ai più eclatanti eventi del conflitto Israele – Hamas, la guerra in Ucraina si trascina stancamente ma inesorabilmente.
Secondo l’Intelligence britannica, durante l’estate l’Ucraina ha liberato almeno 125 chilometri quadrati di territorio nell’oblast di Donetsk. in una zona orientale contesa del Paese. Nell’insieme, avrebbe liberato circa la metà del territorio già occupato dai russi.
Vittime
Nei raid russi la gente ucraina continua a morire: in questi ultimi dieci giorni, una ragazza di 13 anni nel villaggio di Uhroidy (regione di Sumy) è morta in un bombardamento russo. Due vittime si sono registrate ad Avdiivka nell’oblast del Donetsk, una città in prima linea sul fronte, teatro di pesanti combattimenti; sempre nella stessa regione un bambino di 11 anni è stato ucciso e suo fratello di 6 anni è rimasto ferito. La madre 31enne è stata ricoverata in ospedale con lacerazioni multiple.
Una donna uccisa a Shirokiv nel distretto di Zaporizhzhia, un morto a Bilenke sempre nella regione di Zaporizhzhia dove sono state usate bombe a grappolo. Nei raid sulla città di Hirnyk, nel distretto di Pokrovsk, una donna di 44 anni è morta e il genero di 24 anni è rimasto ferito. Un morto a Chornobaivka, nella regione di Kherson; tre persone, tra cui un bambino di 11 anni, sono rimaste uccise nella regione di Donetsk.
In totale, le forze russe hanno ucciso la settimana scorsa quasi 30 civili in Ucraina, incluso un bambino, e ne hanno feriti oltre 100. Nello stesso periodo i russi hanno lanciato 21 attacchi missilistici, 432 raid aerei e 386 attacchi con lanciarazzi multipli contro le posizioni delle forze armate ucraine e contro infrastrutture civili.
Mattarella: «È un delitto usare cibo e acqua come strumenti di guerra»
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenendo alla Giornata mondiale dell’Alimentazione organizzata a Roma dalla Fao, ha dichiarato: «La guerra contribuisce ad accrescere l’instabilità in vaste aree del mondo e, prevalentemente nei Paesi più vulnerabili, a diffondere insicurezza alimentare e scarsità di beni essenziali. La scellerata decisione di Mosca del luglio scorso di uscire dall’accordo sul grano peggiora ulteriormente questo scenario. È un delitto trasformare cibo e acqua in strumenti di conflitto. Al contrario, sono testimonianza della indivisibilità del destino dell’umanità. Il diritto al cibo e all’acqua sono iscritti dentro un più ampio diritto alla vita, e sorreggono un’idea di “sicurezza umana” che richiede cooperazione. È questa la sfida che ci interpella: dare vita e dignità alle persone, ai popoli, di ogni latitudine».
Danni alla flotta russa
La nave pattuglia della Flotta russa del Mar Nero, Pavel Derzhavin, è stata danneggiata da un’esplosione. Lo ha dichiarato il portavoce della Marina militare ucraina, Dmytro Pletenchuk. Non è stato precisato se la nave sia stata danneggiata da attacco ucraino, né quale sia stata l’entità dei danni.
Le forze navali ucraine hanno inoltre attaccato con i droni marini la portaerei da crociera russa Buyan. Ovviamente, i russi smentiscono affermando che le esplosioni sarebbero collegate ad esercitazioni militari russe. Il canale Crimean Wind Telegram ha pubblicato il video di una nave piena di fumo.
Ucraina e Israele
Il Ministero degli esteri ucraino dichiara sul social X: «L’Ucraina condanna con forza gli attacchi terroristici in corso contro Israele, compresi gli attacchi con razzi contro la popolazione civile a Gerusalemme e Tel Aviv». Da Kiev arriva «sostegno a Israele nel suo diritto a difendersi e a difendere la sua popolazione».
Il numero di ucraini uccisi in Israele è salito a sette. Lo ha riferito il portavoce del ministero degli Esteri ucraino Oleg Nikolenko. Altri nove cittadini hanno riportato ferite di varia gravità e altri altri nove ucraini sono ancora dispersi. Sono più di mille i cittadini ucraini che hanno chiesto assistenza per lasciare Israele a causa dei voli cancellati.
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