
2024: mese di dicembre, tempo di conferenze. Il 5del mese all’Immacolata abbiamo un bell’incontro con il prof. Alessandro Cocchi, agro-economista e docente dell’università di Firenze, che parla del rapporto dell’uomo con la terra… Un rapporto che si afferma in modo molto diverso nella cultura occidentale rispetto alle culture tradizionali di altri popoli in cui si profila ancora un rapporto paritario col creato, entrando in sintonia con il quale si entra in una sfera sacra.
A proposito: lunedì 13 gennaio Alessandro Cocchi tornerà a parlare del rapporto uomo – terra, con un taglio un po’ diverso.

Il 6 dicembre, nel contesto di un’altra bella iniziativa della Compagnia della Stella, si parla di iconografia avvalendosi dell’esperienza e della competenza di Giancarlo Guasconi…

… mentre io, il 7 dicembre, illustro i possibili fondamenti storici della vicenda dei Magi.

Il mare, ormai, lo vediamo dall’alto: anche nel 2024 a dicembre ci dobbiamo arrendere.

Il 9 dicembre alla Verna nevica…

… e ci si prepara al Natale. Questo albero è un segno di speranza: è collocato, segno di pace, sopra una bomba inesplosa (naturalmente disinnescata) della Seconda Guerra mondiale, quando il santuario delle Stigmate portò anch’esso le stigmate di un conflitto sanguinoso…

… e anche qui si pensa a preparare albero e presepe!

11 dicembre: arriva il Luna Park. Altro che Spiderman!

Forza Nuvolari! (Scusate, le mie conoscenze sportive sono rimaste agli anni Cinquanta, temo)

Il 15 dicembre, invece, si fa sul serio: ci sono le gare di atletica per i più piccoli.
Giovanni arriva secondo nella corsa della sua categoria.

Il 16 dicembre torna padre Stephan a parlare delle particolarità del rito bizantino: usanze diverse, linguaggio diverso, stessa fede.

Il 17 dicembre, nel concerto natalizio della Banda cittadina, canta anche il nuovo Piccolo Coro dell’Immacolata…
Il 19 dicembre, spettacolo natalizio a scuola.

Il 21 dicembre, con una staffetta che copre quasi tutta l’Europa, gli scout portano a Piombino la Luce di Betlemme, accesa nella grotta della Natività. Il Natale è imminente. Perché, come diceva la vecchia filastrocca, “il 21, san Tommè, la Chiesa canta… e il 25 vien la Pasqua Santa!”.