Briciole di storia alvernina (63). La peste del 1630

1630: la peste
La peste a Firenze nel 1630, Pubblico dominio, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=57206538

Nel 1630 una terribile calamità colpisce il territorio italiano, e la Verna, che sempre condivide le stigmate dell’umanità sofferente, non ne è esente: è la peste, quella manzoniana!

1630

Costruzione del mulino (MdC p. 1).

1630: La peste

La peste comincia a devastare il circondario, “e i poveri frati patirno molte calamità” (Memoriale Cose Più Notabili p. 59; MdC p. 1).

Sei frati furono inviati ad assistere gli appestati (a Stia, Poppi e Bibbiena), due ne morirono (Terrinca p. 314 s. § 4-7). Cutigliano p. 5 s. scrive:

L‘anno 1630 sì come in altri luoghi, così in questa Valle Casentina fu una grandissima peste, et i soprastanti della Comunità domandorno al Padre Guardiano di detto Convento Padri per sacramentare gli appestati, quale ne mandò sei: dui a Bibbena, dui a Poppi, e dui a Stia. Questi servirono con gran charità i poveri infermi, e furno a tutti di edificatione et esempio di vita santa, et in particolare il Padre fra Lorenzo da Torrano [da Corsano, di anni 42, maestro dei novizi alla Verna], quale nell‘hora della morte si levò di letto, et si mise in terra ginocchioni, et così se ne morì in Bibbiena; et il Padre fra Pietro d‘Arezzo a Stia [vestito il 6 novembre 1617, morto nel 1631] è molto commendato che servisse con gran diligenza e charità, e morisse con gran sentimento”.

È la stessa epidemia che fra il 1629 e il 1633 flagellò il Nord Italia, lasciata dai lanzichenecchi che partecipavano alla Guerra dei Trent’Anni. Colpì soprattutto il ducato di Milano: la stima delle vittime nell’Italia settentrionale nel 1630-1631 è di 1 milione e centomila su una popolazione di circa 4 milioni di abitanti. La peste colpì anche la Toscana, provenendo dal territorio bolognese. A Firenze i morti furono 9.000 su una popolazione di circa 76.000 abitanti.