Il 1250 è un anno fondamentale per la storia della Verna: da una bolla pontificia sappiamo con certezza che è in costruzione l’edificio più antico del S. Monte. Non vi è dubbio che si tratti di Santa Maria degli Angeli.
17 novembre 1250 (Quoniam ut ait Apostolus)
Questa volta, dopo Marcellino vescovo di Arezzo nel 1239, è un papa a prendersi cura dei frati della Verna: si tratta di Innocenzo IV, nel 1250.
Infatti, poiché – afferma – i frati Minori hanno iniziato a costruire (ceperunt construere) sul S. Monte della Verna una chiesa con altri edifici necessari a svolgervi il divino ufficio, papa Innocenzo IV concede 40 giorni di indulgenza a coloro che li aiuteranno in questa opera e nel sostentamento della loro ardua vita (Ms A,5). La pergamena, conservata nell’archivio storico del convento, recita:
«Sane dilecti filii minister et fratres Ordinis Fratrum Minorum montis sancti Averne Aretine diocesis, ibidem, sicut accepimus, ecclesiam cum aliis edificiis suis usibus opportuni ceperunt construere in qua divinis possint laudibus deservire.
Cum itaque, pro huiusmodi edificiis consumandis, ac etiam pro sustentiatione arcte vite ipsorum indigeant fidelium iuvari subsidiis, qui propter Christum estreme ferunt sarcinam paupertatis, universitatem vestram rogamus, et hortamur in Domino, in remissionem vobis peccaminum iniungentes, quatinus eis pias elemosinas et grata caritatis subsidia erogetis, ut per subventionem vestram opus huiusmodi consumari valeat, et alias eorum indigentie providere, ac vos per hec et alia bona, que, Domino inspirante, feceritis, ad eterne possitis delicitatis gaudia pervenire.
Nos enim de omnipotentis Dei misericordia, et beatorum Petri et Pauli apostolorum eius auctoritate confisi, omnibus vere penitentibus et confessis, qui eisdem pro dicti consumatione operis vel pro ipsorum necessitatibus relevandis manum porrexerint adiutricem, quadraginta dies de iniuncta sibi penitentia misericorditer relaxamus».
3 dicembre 1250 (Licet cuncta Ordinis vestri)
Protezione pontificia sulla Verna
Un secondo documento, emesso il 3 dicembre dello stesso anno 1250, dimostra la particolare attenzione che papa Innocenzo IV presta al luogo delle Stigmate.
Innocenzo IV dichiara infatti a proposito della Verna:
«Innocentius episcopus servus servorum Dei: dilectis filiis fratribus ordinis Minorum commorantibus apud sanctum montem Averne Aretine diocesis salutem et apostolicam benedictionem.
Licet cuncta Ordinis vestris loca generaliter sub Apostolica protectione consistant, ad locum tamen in quo apud sanctum montem Averne divino mancipati estis obsequio, ex quo precipue specialem habentes affectum, quod beatus Franciscus vestri Ordinis institutor, adhuc carne mortalitatis indutus, in ipso loco ab hominibus habitatione remoto libenter ad serviendum Dominum morabatur, locum ipsum sub beati Petri et nostra protectione suscepimus, et presentis scripti patrocinio communimus…» (Ms A n. 4).
3 dicembre 1250 (Licet is de cuius)
Non solo; nella stessa data, Innocenzo IV concede 40 giorni di indulgenza a tutti i fedeli «qui in die solemnitatis beati eiusdem ad locum ipsum cum devotione accesserint» (Ms E n. 3). L’indulgenza è cioè concessa a coloro che visiteranno con devozione il luogo nel giorno della solennità di San Francesco.
Da notare che in questi documenti non si parla esplicitamente di una chiesa da visitare, ma solo di una chiesa da costruire.
Se foste saliti alla Verna nella prima metà dell’anno 1250, avreste trovato ancora il bosco e la pietra regnare sovrani, con una minima antropizzazione del luogo. Avreste visto una chiesetta – Santa Maria degli Angeli – e un conventino in costruzione, opere quanto mai necessarie perché d’inverno alla Verna senza la protezione di edifici in muratura non si può sopravvivere.
La Scogliera è ancora del tutto spoglia, ma una tradizione orale ben salda e ininterrotta sta fissando il luogo preciso in cui è avvenuto il dono delle stigmate di Cristo a San Francesco. L’oratorio vi sarà edificato solo nel 1263.